lunedì 19 maggio 2008

Dall'archivio del Barbiere

06.04.2003

I Presìdi del Libro

di Danger

Avamposti di lettura per stimolare la diffusione e l'offerta di libri in tutte la forme

Da una indagine sulle “fobie” degli italiani pubblicata dal mensile “Espansione” (Maggio2002) apprendiamo che le paure ammesse dalle donne sono: internet, le nuove tecnologie, il successo a tutti i costi, la distanza dai valori; mentre quelle degli uomini sono: i libri e la lettura, l’emotività e i sentimenti, le mode, le tradizioni e la religione.“Leggere un libro” dichiarano gli uomini italiani” è troppo impegnativo e fa sorgere interrogativi troppo pericolosi sulla vita.
Da un altro recentissimo sondaggio emerge un’immagine dell’Italia a dir poco sconfortante: in quest’ultimo anno il 60% degli italiani non ha letto neppure un libro; il 30% ha letto qualcosa solo in vacanza o per prendere sonno e comunque solo se non aveva di meglio da fare.
Le donne leggono più degli uomini: evidentemente non hanno di meglio da fare.
I libri si comprano più per regalarli che per leggerli: costano meno e si fa bella figura.Rispetto all’Europa abbiamo una media di lettura molto bassa.
Ma chi abbassa la media?“Il meridione d’Italia” risponde Stefano Zecchi in un suo articolo pubblicato sul “Giornale” il 19 Maggio 2002 nel quale asserisce che le statistiche sono riferibili al tipico esempio dei due polli: uno ne mangia due, un altro nessuno, statisticamente viene mangiato un pollo a testa!
Nel Sud e nelle Isole non si legge, lamenta lo statico esteta estatico e poco estetico, e chi avesse voglia di farlo non troverebbe le “librerie” ma solo cartolibrerie fornite di qualche novità editoriale.Ma chi è quel matto che va ad aprire librerie dove nessuno compra libri?
Il suggerimento dello scrittore è di pensare alla libreria non come esercizio commerciale ma come luogo di civiltà, di crescita culturale, fucina di energie critiche e di menti dinamiche consapevolmente orgogliose della propria storia e tradizione.“Del resto” conclude il Nostro con ironico ottimismo ”se si riesce a costruire il ponte sullo stretto di Messina forse si riuscirà ad aprire anche da quelle parti qualche libreria!”
Superato il momentaneo sbigottimento causato da opinioni così “forti”, prendiamo atto che, in effetti, gli indici di lettura sono strettamente correlati a quelli che segnalano il benessere economico e il livello di civismo di un paese o di una regione.
Leggere più libri è nello stesso tempo causa e conseguenza di un maggior livello di reddito ma è anche il sistema migliore per coltivare e sviluppare alcune capacità essenziali dell’uomo: la sua fantasia e la sua comprensione del mondo. E sono in molti nel mondo ad averlo capito per cui assistiamo ad un proliferare di iniziative, dalle più bizzarre alle più spendibili, tutte comunque finalizzate alla diffusione del libro.Citiamo ad esempio la pazza moda del Bookcrossing (www.bookcrossing.com): leggere un libro, abbandonarlo da qualche parte (aeroporti,parchi,stazioni,ecc.) e seguirne il giro del mondo attraverso internet.
E ancora l’idea lanciata dal ministro dell’Istruzione Letizia Moratti: far leggere agli studenti venti romanzi tra i più belli di tutto il mondo e di tutti i tempi con l’obiettivo di aiutarli a crescere e al tempo stesso riscoprire il piacere della lettura.
Il concorso promosso dalla CocaCola “scopri la magia della lettura” che mette in palio per intere scolaresche un soggiorno educativo in un’oasi protetta del WWF e una dotazione di 50 libri per la biblioteca scolastica.
Feste del libro, fiere del libro, concorsi per la valorizzazione della cultura classica come il “Certamen Ciceronianum”; concorsi e iniziative varie a cura di clubs service, associazioni culturali e ricreative, fondazioni; possibilità di contatti più immediati con giornali e giornalisti attraverso internet (www.stampatel.it); abbinamenti stravaganti (lettura e slow food) oppure usuali (lettura e musica, lettura e cinema); convegni, seminari, incontri con gli autori, specifici programmi televisivi e radiofonici. Insomma una miriade di iniziative alla portata di tutti.
E il nostro meridione che ruolo gioca in questo fermento di fatti e pensieri? Un ruolo da protagonista grazie anche al tempismo e alla genialità degli Editori Laterza di Bari che hanno costituito L’Associazione Presìdi Del Libro insieme agli editori Adda, Besa, Cacucci, Dedalo, B.A.Graphis, Manni e Progedit.L’Associazione, nata nel 2001, raccoglie oggi più di 100 soggetti a livello nazionale e diverse centinaia a livello locale, pur essendo partita nelle tre regioni pilota, Puglia, Campania e Piemonte, tra Settembre e Novembre.
L’Associazione, che non ha finalità di lucro, si propone di promuovere la lettura di libri quale indispensabile strumento di crescita culturale e civile; promuovere borse di studio, premi letterari e ogni forma di incontri; sollecitare gli enti pubblici e privati, scuole, biblioteche, enti economici a dedicare risorse e svolgere una funzione di stimolo alla lettura; contribuire alla crescita del territorio con le iniziative che ritiene più congrue.
Il Presìdio Pugliese, in particolare, sta lavorando su tre progetti regionali:-progetto biblioteche-corso di formazione librai-progetti tematici di letturaIn merito al terzo progetto l’Associazione ha recentemente selezionato 10 progetti su 45 inviati da tutta la Puglia.
Quello presentato dal Presidio di Taranto è stato tra i 10 prescelti. Il titolo è “LIBERAMENTE TRATTI” in quanto prende avvio dalla lettura di testi narrativi che sono stati oggetto di trasposizione filmica.Dal mese di Dicembre fino a Giugno 2003 la nostra città ospiterà tre scrittori tra quelli citati nel progetto (Ammaniti, Culicchia, Starnone, Cerami)
Particolare attenzione sarà rivolta alla partecipazione delle scolaresche agli incontri letterari, per cui si prevede di utilizzare preferibilmente gli auditori delle scuole anche se l’invito alla partecipazione sarà esteso a tutta la cittadinanza.L’attività del Presìdio, comunque, non si esaurisce con gli incontri letterari ma promuove ogni forma di aggregazione tra i lettori e la costituzione di gruppi di lettura e reading specifici da organizzarsi anche in luoghi non specificatamente preposti alla lettura (pubs, sale da thè, parchi, musei, chiese, palazzi gentilizi,angoli suggestivi del borgo antico ecc.).L’interesse suscitato dalle iniziative dei Presìdi è stato superiore ad ogni ottimistica aspettativa, costituendo così motivo di orgoglio sia per gli ideatori che per i fruitori di un progetto che non pone limiti alla fantasia ed alla creatività di chiunque voglia associarsi.

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