mercoledì 21 maggio 2008

Il fine giustifica…l’editore

In Italia ogni anno si pubblicano circa 5000 libri ma non ci è dato sapere quanti ne vengano effettivamente letti. E’ certo, però, che durante il periodo delle vacanze estive si legge di più.
In previsione dello stagionale aumento dei lettori, e quindi delle vendite, gli scrittori iniziano per tempo a scaldare i muscoli con un allenamento intensivo, programmato dall’esperto coach “editore” in funzione delle competizioni da affrontare.
Gli atleti – scrittori, suddivisi per le canoniche categorie Allievi, Juniores, Seniores si preparano così a sostenere le gare di “corsa veloce” al premio letterario, di “corsa di resistenza” alle critiche, di “corsa agli ostacoli” delle stroncature, di “lancio del disco” DVD corredato al libro, di “salto in alto” alla classifica delle vendite, di “salto in lungo” senza l’atterraggio nella fossa del flop.
Il buon esito delle sfide è affidato anche al supporto del “doping” somministrato dalle case editrici attraverso la pubblicità veicolata dai canali tradizionali, stampa, radio, televisione, o tramite formule innovative come quella del “book trailer”, un nuovo modo per promuovere i libri con il video, così come avviene per i film.
Altri fattori concorrono a far si che i libri possano fare bella mostra di sé sotto gli ombrelloni: una bella copertina, una consistenza non troppo voluminosa, un titolo accattivante.
A volte i criteri di scelta per l’acquisto di un libro sono gli stessi che determinano la scelta di un profumo: si compra il prodotto suggestionati più dal nome che dall’essenza. Ma “ il fine giustifica i mezzi” e quindi è opportuno ricorrere a tutti i mezzi, sostenere tutte le iniziative, attivare tutte le strategie per combattere “l’insostenibile pesantezza del leggere”.

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