domenica 25 maggio 2008

Dall'archivio del Barbiere

10/ 01/ 2003

Libera nos a malos

“animatores

Parafrasiamo Luigi Meneghello per formulare la preghiera del “turista per scelta” che non desidera incontri ravvicinati del solito tipo con gli onnipresenti animatori.
La prima volta che ho impattato questa figura professionale è stato in un villaggio “divertimentificio”, luogo ideale per vivere la vacanza più spersonalizzante e nevrotizzante possibile. Vuoi sentirti un prodotto da catena di montaggio? Affidati ad un’organizzazione “tutto compreso”: è compreso anche lo stress finale da iperattività forzata e il ricorso finale alle analisi cliniche per rilevare lo stravolgimento dei tassi abituali conseguente alla iperalimentazione forzata.
La vacanza punizione è il sistema migliore per desiderare il ritorno alla quotidianità, alla rassicurante routine del posto di lavoro, al ripristino dei ritmi circadiani.
In seguito gli animatori li ho incontrati dappertutto ma sempre e comunque accomunati da un unico denominatore comune: l’improvvisazione e l’approssimazione dei loro saperi!
Hanno lasciato in me solo una sensazione di fastidio per i loro limiti che si evidenziavano da subito: Roberto, in montagna, che le “piste” se le faceva di ogni tipo; Giuseppe che intravedeva la realizzazione personale in una particina in “Cento vetrine”; Max che organizzava tombolate truffe con cartelle a prezzi esorbitanti; e poi Claudio, Paolo, Ciccio…tutti convinti che basti urlare parolacce per far divertire la gente.
Ormai sono rassegnata a incontrarli ciclicamente nei posti più disparati: dai grandi alberghi alle sale parrocchiali, dagli stabilimenti balneari agli stabili condominiali….divertirsi è d’obbligo!
Anche quest’anno mi è stata somministrata una dose di animazione, per fortuna non letale perché nel frattempo ho sviluppato gli anticorpi alle noiose performance. Ma quando vedo i rotoli di carta igienica…. mi viene il mal di pancia! Non per il riflesso condizionato di Pavlov; è l’essere costretta ad assistere al gioco della mummia ad accelerarmi la peristalsi. Ma loro, gli animatori per caso, strillano, schiamazzano, ridono, tifano…..reclamano il divertimento per forza già pronti per il gioco aperitivo, il gioco caffè, la proclamazione della miss, della lady, del mister, della coppia più bella…tutti intenti a misurare la propria abilità nel destreggiarsi tra palline da ping pong, cucchiaini, tappi di bottiglie e palloncini. Possibile che non si riesca ad organizzare qualcosa di nuovo? Sono stata in libreria ed esistono intere sezioni dedicate alle varie forme di intrattenimento per tutte le età e le circostanze. E allora perché non aggiornarsi? Perché non è il caso di profondere tempo, denaro ed energia per il mestiere di una stagione. Forse il problema è proprio qui: nell’improvvisazione. La forte richiesta favorisce il reclutamento di molti giovani interessati solo a guadagnare quel tanto che consenta loro di concedersi una bella vacanza, magari in un posto dove è prevista la presenza degli animatori ad angosciare il loro soggiorno! Si sa: la vita è una ruota che gira e che va!!!
Buon divertimento a tutti

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