lunedì 19 maggio 2008

Dall'archivio del Barbiere

21.04.2003

23 aprile: giornata mondiale UNESCO del libro

di Danger

Il Presidio del Libro di Taranto lancia il Bookcrossing nelle scuole superiori


Con risoluzione del 1995, l’UNESCO (United Nations Educational Scientific and Cultural Organization) ha proclamato il 23 aprile di ogni anno “Giornata Mondiale del Libro e del Diritto d’Autore” scegliendo come riferimento la data in cui, nello stesso giorno del 1616, si spensero contemporaneamente tre grandi autori: William Shakespeare, Miguel de Cervantes e l’Inca Garcilaso de la Vega.
Negli intenti dell’associazione, la giornata del 23 aprile rappresenta un’occasione di promozione della lettura, dell’attività editoriale e della protezione delle opere intellettuali, oltre che un omaggio al libro inteso come veicolo di diffusione e conservazione della cultura, come strumento al servizio della tolleranza, della conoscenza reciproca, del multiculturalismo, della cultura della pace.
A tutti coloro che hanno aderito alla manifestazione è stato suggerito come tema conduttore l’acqua, ricordando che le Nazioni Unite hanno proclamato il 2003 Anno Internazionale dell’Acqua, intendendo sensibilizzare l’opinione pubblica alla considerazione dell’acqua come bene patrimoniale dell’Umanità, come fonte insostituibile di vita a cui assicurare l’accesso a tutti gli abitanti della terra entro il 2025. Allo scopo l’Associazione Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato il 22 marzo di ogni anno “Giornata Mondiale dell’Acqua” raccomandando l’adozione di iniziative e informative da parte degli Stati membri.
In considerazione del fatto che il 23 aprile quest’anno si inserisce tra le vacanze pasquali, cui seguiranno i “ponti”del 25 aprile e del 1 maggio, l’UNESCO ha esteso gli eventi italiani anche ai giorni precedenti e successivi, soprattutto per promuovere un maggiore coinvolgimento degli studenti, tra i principali destinatari della Giornata.Per l’occasione il Presìdio del Libro di Taranto ha inteso portare il proprio contributo alle celebrazioni coinvolgendo le case editrici che costituiscono l’Associazione dei Presìdi in un’iniziativa che rappresenta uno dei fenomeni socio-culturali del momento: il Bookcrossing, un innovativo e rivoluzionario modo di trasmettere il piacere della lettura.
Nato dal bizzarro convincimento che i libri dovrebbero “morire consumati dai malanni, infetti, affogati giù da un ponte insieme ai suicidi, ficcati in una stufa d’inverno, strappati dai bambini per farne barchette…insomma ovunque dovrebbero morire, tranne che di noia e di proprietà privata, condannati a vita in uno scaffale”, il Bookcrossing consiste nella “liberazione” dei libri dalle librerie, dagli scaffali, dalle biblioteche per farli circolare in luoghi pubblici quali stazioni, aeroporti, parchi, aree di servizio, affinché possano essere trovati da un lettore che, dopo averli letti, li rimetta in circolazione. Prima di essere “liberati”, i libri vengono muniti di targhette sulle quali viene precisato che il volume non è stato perso ma messo a disposizione di quanti vorranno leggerlo e collegarsi al sito di riferimento per inoltrare un proprio commento, per comunicarne i dati identificativi, il luogo di ritrovamento e dove sarà nuovamente rilasciato. Il romanzesco cammino del libro può essere seguito via internet (www.bookcrossing.com; www.liberliber.it) o via radio, se si fa riferimento alla trasmissione “ Fahrenheit”, il programma quotidiano di RAI 3 che ha lanciato l’iniziativa in Italia e che prende il nome da “Fahrenheit 451”, film di Truffaut del 1966 tratto da “Gli anni della Fenice” di Ray Bradbury, un commosso omaggio ai libri, alla letteratura e al potere della scrittura che nasce dalla contrapposizione tra gli schiavi del Moloch televisivo e i liberi uomini-libro.
Gli editori dell’Associazione Presìdi del Libro, Adda, Besa, Cacucci, Dedalo, B.A.Graphis, Laterza, Manni, Progedit hanno donato al nostro Presidio dei testi che provvederemo a liberare presso i punti di ristoro delle scuole superiori della nostra città.
La scelta delle scuole è motivata dalla necessità di far circolare i testi, almeno inizialmente, tra persone che hanno le competenze informatiche indispensabili e le attrezzature necessarie per poter seguire l’itinerario del volume.Una specie di caccia al tesoro in cui il tesoro è costituito da un nuovo amico, se è vero ciò che riferiva il giovane Holden nel romanzo di J. D. Salinger: “quando hai finito di leggere un libro vorresti che l’autore fosse tuo amico per la pelle, per poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti piace”.
Una nuova strategia motivata dal bisogno di educare alla lettura affinché il piacere di leggere sia indotto da un’abitudine progressivamente acquisita, da un atto di imitazione ambientale, se è vero ciò che diceva D. Pennac in “Come un romanzo”: "Il verbo leggere non sopporta l’imperativo, avversione che condivide con alcuni altri verbi: il verbo “amare” e il verbo “sognare”.

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